Il mondo “l’armangia”
Nel nostro mondo bisogna aver voglia di giocare e sperimentare: per noi è stato così fin dall’inizio.
Nel nostro mondo bisogna aver voglia di giocare e sperimentare: per noi è stato così fin dall’inizio.
l’armangia nasce ufficialmente nel 1988 quando mio padre, Giuseppe Giovine, mi consegna i vigneti di famiglia e mi dice simpaticamente di “arrangiarmi”, ma la mia famiglia produce vino fin dal 1850, ci siamo nati e vissuti per almeno otto generazioni.
l’armangia, che in dialetto piemontese significa rivincita, nasce con l’idea di riportare Canelli ad avere la fama delle altre grandi città del vino, dissolvendo l’immagine industriale sedimentata negli ultimi decenni del secolo scorso.
Inizialmente siamo partiti producendo Chardonnay e Sauvignon, dai vigneti più vocati ai vini bianchi fermi. Oggi io e Giuliana, produciamo soprattutto Moscato d’Asti Canelli Docg, Barbera d’Asti e Nizza Docg, gestendo più di 10 ettari di vigneto nei comuni di Canelli, Moasca e San Marzano Oliveto, con l’aiuto dei nostri storici collaboratori Vangel e Dusko.
Il futuro Canelli Docg Moscato ed il Nizza Docg sono la massima espressione del nostro territorio e siamo certi che siano una scommessa vinta per divulgare la nostra identità. Per questo motivo siamo parte attiva nelle due associazioni di produttori, grazie alle quali siamo arrivati ad ottenere due Docg indipendenti che meglio rappresentano le nostre idee.
Ci assumiamo numerose responsabilità
Responsabilità nei confronti dell’ambiente
che passa da un’agricoltura rispettosa nei suoi confronti, senza concimazioni chimiche e con la drastica riduzione del diserbo e dei trattamenti antiparassitari
Responsabilità nei confronti di chi beve l’armangia
per avere un prodotto sano ed integro
Responsabilità nei confronti di chi lavora nei vigneti
la cui salute e benessere è nostra priorità
Responsabilità nei confronti di chi distribuisce il vino
fidandosi di noi e del valore che esprime il nostro marchio
Responsabilità nei confronti dei nostri figli
cui tutto questo dobbiamo; cui tutto questo abbiamo il compito di insegnare e lasciare loro
I nostri Vigneti
Gli habitat delle nostre principali vigne
Vigneti Castellero
Si tratta di un gruppo di singoli vigneti contigui aventi terreno e ventilazione differente. Il corpo centrale è esposto a Sud-sud-est, terreno fortemente calcareo e ventilazione diurna costante ne fanno la collocazione ideale per vitigni a bacca bianca. Molte ore di luce soprattutto mattutina, senza picchi termici elevati che danneggerebbero profumi e acidità.
Impiantato a Moscato d’Asti e nella parte più bassa e fresca a Sauvignon Blanc.
Il vigneto orientale è Vigna Veraldi, esposta a sud, con terreno meno idoneo al Moscato in quanto leggermente più argilloso e meno calcareo, ventilato.
Impiantato a Nebbiolo, Cabernet Sauvignon e Merlot nella parte inferiore.
I vigneti a occidente sono rivolti a Sud, con ventilazione meno intensa e terreni asciutti calcareo argillosi, idonei a vitigni tardivi e termofili come la Barbera, della quale esaltano il frutto maturo e l’intensità colorante, da qui nasce il Sopra Berruti.
Vigneti Vignali e Muda
Gruppo di vigneti confinanti siti in Moasca, parte sul versante Ovest-sud-ovest e parte sul versante est/nord/est che dalla vetta della collina degrada dolcemente verso Castelnuovo Calcea e il Rio Nizza.
Nel vigneto Vignali esposto al caldo sole pomeridiano, il terreno è argilloso e gessoso, dal colore rossiccio. La barbera che ne deriva è potente e alcolica, di moderata acidità, dai profumi di prugna e ciliegia, con note balsamiche e di macchia mediterranea.
Nel vigneto Muda esposto prevalentemente a levante il terreno varia dal sabbioso calcareo all’argilloso, comunque povero in sostanza organica, anche questi con una costante vocazione a Barbera. Grazie alla variabilità del suolo ne otteniamo Barbere fruttate e molto colorate, di buona struttura e longevità, dalla acidità vivace. L’esposizione particolare e la pendenza dolce favoriscono una prolungata insolazione senza arrivare a picchi termici elevati.
La sommità è impiantata ad Albarossa, la parte restante a Barbera.
Vigneti Vignali e Muda
Gruppo di vigneti confinanti siti in Moasca, parte sul versante Ovest-sud-ovest e parte sul versante est/nord/est che dalla vetta della collina degrada dolcemente verso Castelnuovo Calcea e il Rio Nizza.
Nel vigneto Vignali esposto al caldo sole pomeridiano, il terreno è argilloso e gessoso, dal colore rossiccio. La barbera che ne deriva è potente e alcolica, di moderata acidità, dai profumi di prugna e ciliegia, con note balsamiche e di macchia mediterranea.
Nel vigneto Muda esposto prevalentemente a levante il terreno varia dal sabbioso calcareo all’argilloso, comunque povero in sostanza organica, anche questi con una costante vocazione a Barbera. Grazie alla variabilità del suolo ne otteniamo Barbere fruttate e colorate, di buona struttura e longevità, dalla acidità vivace. L’esposizione particolare e la pendenza dolce favoriscono una prolungata insolazione senza arrivare a picchi termici elevati.
La sommità è impiantata ad Albarossa, la parte restante a Barbera.
Vigneto Pratorotondo
Un vigneto principale è impiantato a Chardonnay (1978), cloni a bassa produttività ed elevata resa acida, esposizione nord/ovest, pendenza 10 %, sulla Collina di Sant’Antonio a Canelli.
Illuminazione prolungata a causa del basso profilo orografico circostante, ma con buona e costante ventilazione.
Terreno limoso/marnoso a forte alcalinità, molto drenante e povero di sostanza organica.
E’ la situazione ottimale per ricavare un bianco da affinamento, con buona acidità e mineralità, complesso e fruttato.
Con terreno leggermente più argilloso, una seconda piccola vigna del 1976, impiantata a Moscato, garantisce un vino non molto alcolico ma dai profumi molto fruttati e intensi.
Vigneto Leiso o dell’Americano
Trattasi di due vigneti di Barbera, di eguali caratteristiche, impiantati nel 1934 e nel 2002 nel comune di San Marzano Oliveto.
L’esposizione è Est-sud Est, la pendenza è del 10% circa.
Il terreno è variabile dal calcareo sabbioso al prevalente argilloso/calcareo, con frequenti affioramenti di marne grigie, mediamente drenante, povero di sostanza organica negli strati profondi.
Grazie all’esposizione ed alla ventilazione la maturazione è molto lineare e raramente i picchi termici determinano danni qualitativi. Inoltre i grappoli tendono ad essere piccoli, spargoli e con acini di piccole dimensioni.
Vigneto Leiso o dell’Americano
Trattasi di due vigneti di Barbera, di eguali caratteristiche, impiantati nel 1934 e nel 2002 nel comune di San Marzano Oliveto.
L’esposizione è Est-sud Est, la pendenza è del 10% circa.
Il terreno è variabile dal calcareo sabbioso al prevalente argilloso/calcareo, con frequenti affioramenti di marne grigie, mediamente drenante, povero di sostanza organica negli strati profondi.
Grazie all’esposizione ed alla ventilazione la maturazione è molto lineare e raramente i picchi termici determinano danni qualitativi. Inoltre i grappoli tendono ad essere piccoli, spargoli e con acini di piccole dimensioni.
Vigneto Braglia
Singolo vigneto posto sulla collina di Sant’Antonio in Canelli, impiantato nel 1989, esposizione Nord-Ovest, terreno argilloso-calcareo, con orizzonte orografico favorevole ad una prolungata insolazione ed una ventilazione non molto intensa. Ne otteniamo prevalentemente Chardonnay fresco e intensamente fruttato, di media longevità e buona acidità.
Vigneto Cascine Ronco o dell’Annunziata
Unico vigneto impiantato a Barbera nel 1931 in Località Annunziata a Moasca, a circa 200 mt di altitudine.
L’esposizione è in Pieno Ovest, la pendenza è del 15% e il terreno è argilloso-calcareo, molto salino. Grazie all’esposizione ed alla ventilazione si ottiene un vino di buon colore e struttura, dai grandi profumi fruttati e di viola, sapido e di eleganza e beva straordinarie.
Vigneto Ritano
Singolo vigneto a Moscato, posto sulla collina di Sant’Antonio in Canelli, impiantato fra il 1950 ed il 1997, esposizione Sud, terreno sabbioso e calcareo, con orizzonte orografico favorevole ad una prolungata insolazione. Se ne ottiene un Moscato d’Asti ricco e strutturato, di buona gradazione complessiva, dai profumi di frutta candita e salvia, di moderata acidità.
Se vuoi saperne di più prenota la tua Visita!
Canelli
Cosa facciamo e perchè venire a trovarci
Canelli per noi rappresenta una combinazione pedoclimatica peculiare almeno quanto la sua storia enologica.
Convivono da sempre qui due vitigni unici come il Moscato bianco di Canelli e la Barbera che hanno fatto la fortuna dei nostri antenati, ma Canelli è anche la città natale dello spumante italiano, nel 1865, grazie a Carlo Gancia, tradizione di cui ancor oggi andiamo fieri e che cerchiamo di replicare producendo il nostro Alta Langa Metodo Classico.
Canelli è anche ristorazione di esemplare qualità e paesaggio riconosciuto recentemente Patrimonio Unesco con i vicini vigneti terrazzati delle colline dell’Alta Langa astigiana e le dolci colline della bassa Valle Belbo.
E ancora la bellezza struggente della parte vecchia della città, che sale partendo dalle cantine storiche, scavate come cattedrali sotterranee sotto la città, fino al Castello Gancia, con i suoi ripidi viottoli acciottolati, le chiese e le antiche mura.